Uno dei settori dell’astronomia in cui gli astrofili impegnati possono contribuire con risultati non solo esteticamente piacevoli, ma anche validi dal punto di vista scientifico, è sicuramente la ripresa ad alta risoluzione dei corpi del Sistema Solare. Questo tipo di osservazione spinge al limite tutte le caratteristiche della strumentazione, dall’ottica e al sensore di ripresa. Il Gladius è un telescopio specifico per l’osservazione e la ripresa ad alta risoluzione. Di seguito se ne presenta una dettagliata recensione.
di Emmanuele Sordini and Lorenzo Comolli Alcuni mesi fa avevo scritto un dettagliato articolo in cui si esaminavano le prestazioni della MagZero MZ-5m, in particolare per quanto riguarda la sua usabilità come camera per autoguida. Ora presento il seguito di tale articolo, che mette sotto i riflettori la qualità dell’immagine di questa camera, confrontandola con una vecchia gloria delle riprese ad alta risoluzione nel mondo amatoriale: la Philips Vesta Pro (modificata con sensore B/N e firmware per la modalità raw). Ormai […]
(di Emmanuele Sordini e <a title=”Fabio Padulosi” href=”http://astrofabio.altervista.org” target=”_blank”>Fabio Padulosi</a>) Uno dei problemi principali per l’acquisizione di immagini a lunga posa con CCD o fotocamera è, notoriamente, quello dell’autoguida. Il mercato offre numerose alternative: tuttavia si tratta in generale di prodotti esplicitamente dedicati (es. chip integrato nelle camere Sbig, l’SXV Guider delle Starlight Xpress) o validi ma molto costose (Sbig STV), oppure ancora di recentissime uscite sul mercato delle quali non si hanno ancora notizie attendibili (es. Starlight Xpress Lodestar […]
Nell’autunno del 2004, la mia montatura più grande era una Losmandy GM8, della quale sono ancora un soddisfatto possessore. L’evoluzione più naturale sarebbe stata probabilmente il passaggio ad una G11, ma a quei tempi (e nemmeno ora 🙂 ) non me la potevo permettere. La Synta EQ6 era un’alternativa molto economica, ben conosciuta per l’ottimo rapporto prezzo/prestazioni, ma anche per la scarsa qualità della lavorazione meccanica. Mi capitò un’esemplare usato ma in pratica quasi nuovo per 750 , cioè circa […]
E’ passato un bel po’ di tempo (in realtà, almeno quindici anni 😉 ) da quando i prodotti cinesi hanno fatto il loro ingresso nel mercato dei prodotti per l’astronomia amatoriale. All’inizio, le aziende euopeee, giapponesi ed americane fabbricavano in Oriente solo piccoli accessori come anelli adattatori, oculari, prismi con lo scopo di tagliare i costi. Successivamente, sono comparsi telescopi completi, come ad esempio economici rifrattori e riflettori di diametro fino a 150 mm; ad ogni modo, la produzione di […]