Sotto i cieli di Cipro

Nella prima settimana di novembre 2021 ho fatto un breve viaggio a Cipro, dove non ero mai stato. Anche se lo scopo del viaggio era principalmente di svago, un astrofilo serio trova sempre un po’ di posto in valigia per un’attrezzatura leggera.

Cipro è un’isola del Mediterraneo Orientale con una superficie di 9200 kmq e una popolazione di circa 1200000 abitanti, concentrati principalmente nelle aree urbane di Nicosia nella pianura centrale, Larnaca a sudest, Limassol a sud e Paphos a sudovest. La presenza di queste aree urbane causa problemi di inquinamento luminoso, anche se esistono ancora aree dove è possibile trovare ottimi cieli. Consultando la mappa fornita da lightpollutionmap.info, visibile nella figura sottostante, troviamo due zone più buie:

  • La zona nordovest del Paese, corrispondente con la Foresta di Paphos, alle pendici nordoccidentali del massiccio di Troodos;
  • L’estrema punta nordorientale della penisola di Akamas, che però appartiene alla Repubblica di Cipro del Nord e quindi comporta problemi di accessibilità.

E’ interessante anche la parte centrale dell’isola, comprendente la porzione orientale del massiccio di Troodos, la sua cima più elevata (M. Olimpo, 1950 m) e le valli che dalla piana di Nicosia salgono verso la parte più elevata del massiccio. Questa area offre buona accessibilità e cieli discreti allo zenit, paragonabili a quelli che si possono trovare nell’Appennino Settentrionale, con valori di SQM intorno a 21.3 - 21.4. Lo svantaggio è dato dal fatto che l’orizzonte est è disturbato dall’inquinamento luminoso causato da Nicosia.

La zona buia più vasta dell’isola, quella corrispondente alla foresta di Paphos, è purtroppo di accessibilità complicata, con strade tortuose, una fitta foresta in cui è difficile trovare postazioni con vista aperta. Inoltre, trovandosi sul versante settentrionale del Troodos, la vista verso sud è spesso ostacolata dalle montagne. Io ho esaminato tre postazioni:

  1. La foresta di Paphos, fermandomi sulla strada E740 che dal monastero di Kykkos passa per Tsakistra andando verso nordest;
  2. Il piazzale dedicato alle osservazioni della Cyprus Astronomical Association, sulla strada dal Monte Olimpo verso Nicosia;
  3. La diga di Xyliatos.

A rigore secondo Light Pollution Map la zona più buia sarebbe quella intorno a “Selladi Tou Stavrou”, ma non mi è stato possibile trovare una postazione adatta. 

Il primo sito che ho visitato (v. figura qua sotto) nella notte tra il 3 e il 4 novembre è il più buio dei due che ho provato, con cielo ottimo (confermato da una lettura SQM-L allo zenit di 21.65), una vista aperta e il cielo nero pece fino all’orizzonte verso nord. Anche la vista verso gli altri punti cardinali era ottima, ma purtroppo ostruita dalle montagne fino ad un’altezza di 25-30 gradi, specialmente verso sud.

Le tre ore circa trascorse in questo sito sono state in parte rovinate dall’elevata umidità, causata dalle piogge dei giorni precedenti, che ha anche causato l’accumulo di condensa sulla lente del teleobiettivo. Una considerazione a parte merita il monastero di Kykkos: un bellissimo luogo d’arte e di culto, ma afflitto da una enorme e inutile quantità di luci, anche di colore verde brillante. A che cosa mai potrà servire una porcheria del genere?

Il secondo sito che ho visitato, ma solo di giorno, è un vasto piazzale ricavato dentro una curva molto ampia della strada B9. A quanto pare è stato realizzato apposta per osservazione astronomica da un’associazione di astrofili cipriota. Non c’è strumentazione fissa, ma sembra concepito per eventi collettivi, come si può intuire dalla presenza di un pannello con una mappa celeste e una toilette.

Star chart at Cyprus Astronomical Association's observing site
Large clearing (for public events?) at Cyprus Astronomical Association's observing site

La sera successiva (4-5 novembre) mi trovavo a Nicosia città e, non soddisfatto della prima sera, ho deciso di ritentare la fortuna. Il sito dell’associazione astrofili era troppo distante (circa 1h20’ di macchina), quindi mi sono cercato un posto più vicino. Dopo una breve ricerca, su Internet ho trovato un riferimento alla diga di Xyliatos, a circa 50 minuti di macchina da Nicosia:

Questa diga, che crea un lago artificiale a circa 700 m d’altezza, possiede un’area per picnic, ma la vista migliore la si ha direttamente sulla diga, che è percorribile con l’auto. Piazzandosi in fondo alla diga ci si trova lontani dalla strada principale e completamente al riparo da sorgenti di luce artificiale, almeno per quello che ho potuto constatare quella notte. Il cielo allo zenit è buono (SQM-L: 21.45) ma la vista ad est è disturbata in modo importante dalla cupola di luce di Nicosia. Questa postazione ha le condizioni di inquinamento luminoso più simili ai siti del Norditalia che sono solito frequentare, cioè l’Appennino Settentrionale oppure la Valle d’Aosta. Inoltre, la seconda sera l’umidità era molto minore che in quella precedente e quindi non ho avuto problemi di condensa.

La mia attrezzatura era abbastanza semplice, che constava di un treppiede fotografico, uno Star Adventurer, una Canon 6D modificata Baader e un teleobiettivo Samyang 135 mm f/2 usato a tutta apertura. Nota per mia memoria: il Samyang è un'ottima lente con un imbattibile rapporto prezzo/prestazioni, ma con sensori full-frame bisogna chiuderlo un po’ (tipo a f/2.8 o a f/4), perché le stelle risultano troppo deformate, soprattutto verso i bordi del campo.

Ho effettuato tre riprese. La prima sera, il mio obiettivo è stata la zona di Lambda Orionis, una brillante associazione di stelle situata nella parte settentrionale della costellazione di Orione e circondata da una tenue ma molto vasta (diametro di circa 8°) nebulosa a emissione altrimenti nota come Sharpless 264 oppure Sh2-264. A quest’oggetto ho dedicato 78 pose da 90 s l’una, una buona metà delle quali è stata afflitta dalla formazione di condensa sull’obiettivo del 135 mm a causa dell’elevata umidità. 

La seconda sera, invece, ho ripreso prima la zona delle Iadi e Aldebaran (37 pose da 90 s) e poi la zona della Nebulosa California (90 pose 90 s). Le pose sono state tutte acquisite con la già citata Canon 6D a 1600 ISO e il Samyang 135 mm f/2.

Cliccate su ciascuna immagine sottostante per aprirne una versione a maggiore risoluzione. Ogni immagine reca un'icona “I” che apre i mostra i dettagli di ripresa.

Per concludere, posso dire che i cieli decenti possono sicuramente essere annoverati tra le attrazioni che Cipro ha da offrire. Il clima è mite e con un elevato numero di giorni (e quindi notti) sereni e le strade sono molto buone (molto migliori di quelle italiane, soprattutto in Appennino) garantendo quindi ottima accessibilità a tutti i siti osservativi. L’unica preoccupazione è che la popolazione e l’urbanizzazione dell’isola sembrano in forte crescita, e questo molto probabilmente causerà un aumento dell’inquinamento luminoso. Speriamo che le autorità locali sappiano conciliare lo sviluppo con la conservazione del cielo, un prezioso patrimonio ormai in pericolo.

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Aldebaran and the Hyades

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NGC 1499 (California Nebula) Wide Field

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Sh2-264 (Lambda Orionis Complex)

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To sum up, I can say that decent skies can be listed among the attractions Cyprus has to offer. The climate is mild with a high number of clear days (and nights), and roads are in very good condition (far better than the ones found in Italy, especially in the Apennines), thereby ensuring easy access to all observing locations. My only concern is that population and urbanization seem to be on the rise, and this will very likely imply an increase in light pollution. Let’s hope the local authorities will be able to find a balance between development and preservation of the sky, a precious but highly endangered asset.

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