L’Eclisse Parziale di Sole del 20 Marzo 2015

Il 20 marzo scorso si è verificata in Europa un’eclisse di Sole, visibile come totale solo dall’Oceano Atlantico Settentrionale e dall’Oceano Artico. Gli unici scampoli di terraferma toccati dall’ombra erano le isole Faer Oer, e successivamente le Svalbard, situate nel pieno dell’Oceano Artico a circa 800 km a nord di Capo Nord in Norvegia. Nel resto d’Europa, Italia inclusa, era visibile come parziale, con oscuramento del Sole crescente andando da SE verso NO.

Impossibilitato per varie ragioni a viaggiare fino alle zone di totalità, la mia idea era di osservare e fotografare l’eclisse parziale da casa. Tuttavia, il giorno prima (19 marzo) le previsioni per la mia zona (provincia di Varese) non erano favorevoli, e quindi ho deciso di svegliarmi la mattina stessa molto presto decidendo la destinazione al momento.

Arrivata la mattina, e svegliatomi verso le 5, come mi aspettavo nella mia zona era coperto, e dopo aver guardato le ultimissime previsioni del tempo e i resoconti delle stazioni meteo ho deciso di dirigermi verso sud, cioè verso il Piemonte e la Liguria. Dopo un paio d’ore abbondanti di viaggio, mi sono fermato in provincia di Alessandria tra le colline del Monferrato, in un paesino chiamato Rocca Grimalda, scegliendo un buon punto di osservazione con l’orizzonte libero da ostacoli verso sudest: il cielo era sereno, anche se reso lattiginoso dalla foschia.

Arrivato sul posto, ho montato l’attrezzatura, stazionando la montatura in modo con una bussola, dato che ovviamente di giorno il riferimento della Polare non è disponibile. Pochi minuti prima dell’inizio dell’eclisse ho riscontrato un problema al temporizzatore della fotocamera, che mi ha dato messaggio di batteria esaurita: aperto il vano batterie, mi sono accorto che una di esse aveva rilasciato dell’acido, e così sono dovuto correre ai ripari con una batteria di scorta. Ho quindi potuto avviare la sequenza fotografica, ma purtroppo mi sono perso i primi minuti dell’eclisse. Fortunatamente, dopo aver sistemato il problema, ho potuto osservare (e fotografare) l’eclisse senza intoppi, a parte qualche passaggio occasionale di nuvole. Ecco le circostanze locali: primo contatto 9:22, massimo dell’eclisse 10:30 (magnitudine 0.704, pari al 63.8% della superficie oscurata) e ultimo contatto (fine dell’eclisse) alle 10:42.

La sequenza di scatti è stata acquisita con una fotocamera Canon EOS 500D impostata a 100 ISO e accoppiata ad un rifrattore Pentax 105 SDHF (700 mm di focale f/6.7), filtro solare Baader Astrosolar, il tutto su una montatura Avalon M-Zero. Ho eseguito uno scatto ogni 10 s, per un totale di oltre 800 fotogrammi.

Personalmente, durante l’eclisse non ho percepito cali di temperatura significativi (però non avevo un termometro), mentre il calo di luminosità è stato chiaramente avvertibile. A riprova di questo, ho tenuto un’altra fotocamera (una reflex Canon 450D) puntata verso lo stesso campo (situato in direzione opposta al Sole e composto per metà da paesaggio e metà da cielo) e ho misurato le letture dell’esposimetro ogni 5 minuti. Non si tratta di misure precise, ma comunque si nota l’aumento dei tempi di oltre un fattore due durante la fase di massimo dell’eclisse, come mostra il grafico sottostante, nel quale ho plottato il reciproco del tempo di posa per fare in modo che il minimo fosse in corrispondenza del massimo dell’eclisse.

1/(exposure time) plot for my eclipse sequence

Di seguito sono disponibili alcune foto dell’eclisse, della postazione e dell’attrezzatura, nonché un time-lapse ottenuto componendo tutti i fotogrammi in un unico filmato.

Questo time lapse ha una caratteristica molto particolare. Le immagini della sequenza originale erano disallineate con spostamenti anche vistosi, dato che il cattivo stazionamento della montatura mi aveva obbligato a continue correzioni. Purtroppo, per una serie di ragioni gli abituali programmi di allineamento e somma di immagini astronomiche (Registax, Iris, Autostakkert, e molti altri) falliscono miseramente nel tentativo di allineare le immagini. Tuttavia, la mia sequenza fa eccezione: i fotogrammi sono stati allineati in modo completamente automatico (a parte una manciata che ho dovuto sistemare a mano) con un software realizzato ad hoc in MATLAB che si è rivelato estremamente efficiente. Di questo magari parlerò in un altro articolo: per intanto godetevi le foto! :mrgreen:

Sun (Partial solar eclipse)

Sun (Partial solar eclipse)

Sunspot close-up

Sunspot close-up

Partial solar eclipse mosaic

Partial solar eclipse mosaic

Partial solar eclipse imaging setup

Partial solar eclipse imaging setup

Hazy landscape

Hazy landscape

La sequenza dell'eclisse è stata acquisita con una Canon EOS 500D a 100 ISO e un rifrattore Pentax 105 SDHF (700 mm di lunghexzza focale, f/6.7), un filtro in Baader Astrosolar, in "groppa" ad una montatura Avalon M-Zero. Ho scattato ogni 10 s, per un totale di più di 800 immagini.

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