Dieci gemme del cielo australe a largo campo

A fine luglio 2019 mi sono recato a Tivoli Farm, in Namibia, per osservare le meraviglie del cielo australe insieme al mio caro amico Luigi Fontana. Questo era il secondo viaggio astronomico in Namibia, otto anni dopo quello di agosto 2011. Essendo fine luglio, ho avuto la possibilità di osservare meglio alcuni oggetti della Via Lattea australe, che dopo il tramonto erano un po’ più alti sull’orizzonte rispetto alla fine di agosto.

Il programma di riprese era articolato in tre parti: una a campo largo con una reflex Canon 6D modificata con filtro Baader e uno zoom Canon 100-400 L IS II, una a campo medio con CCD SBIG STL-11000 e rifrattore Takahashi FSQ106 (530 mm di focale, campo di 3.9° x 2.6°), e infine una a campo più ristretto con un CCD Moravian G2-8300 e un rifrattore Astro-Physics Starfire 127 (1015 mm di focale, campo 1.0° x 0.8° = 60’ x 45’). In questo articolo mi concentro esclusivamente sulle riprese a largo campo, riservando le riprese a campo medio e piccolo ad una prossima occasione.

Comincio subito col precisare che la nostra attività di programmazione preliminare si era focalizzata sulle immagini a campo medio e stretto, mentre quello a campo largo è stato in larga parte improvvisato. Io mi ero portato un astroinseguitore SkyWatcher Star Adventurer con la mia Canon 6D e lo zoom 100-400, giusto perché “non si sa mai :-) “, ma non avevo esattamente idea di che cosa avrei ripreso. Per l’autoguida (assolutamente necessaria riprendendo a focali oltre i 100-150 mm) avevo portato una camera Lacerta MGEN, che però mi ha subito lasciato a piedi. Per fortuna Reinhold, il nostro padrone di casa, mi ha noleggiato una camera stand-alone di cui non avevo mai sentito parlare: la StarAid Revolution. Questa camera mi ha salvato il fondoschiena :-) e sarà presto oggetto di una recensione separata.

Ecco una foto dell’attrezzatura usata:

Passiamo ora alle riprese, tutte acquisite con la mia Canon 6D a 3200 ISO. La prima è una zona della Via Lattea tra le costellazioni di Ara e Norma; l’oggetto più appariscente, l’ammasso aperto che si trova un po’ più in basso a sinistra del centro dell’immagine, è NGC 6067 e la stella in basso al centro vicino al bordo inferiore è Zeta Nor.

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Milky Way in Ara

The second image shows the Milky Way in constellation Centaurus and features two bright stars: yellow alpha Cen (above the center of the image) and the blue Beta Cen (below the center). Alpha Cen is the star system closest to Earth.

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Milky Way in constellation Centaurus

La terza immagine contiene la Croce del Sud con la nebulosa oscura “Sacco di Carbone” che occupa la parte in alto a sinistra rispetto al centro dell’immagine. Subito a sinistra di Beta Crucis (la stella più in alto delle quattro che compongono la croce) è visibile l’ammasso aperto NGC 4755, noto anche come “Scrigno dei Gioielli”. Infine, la nebulosa rossa tagliata dal bordo inferiore è invece IC 2944, la “Running Chicken Nebula”, situata nel Centauro.

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Mily Way in constellation Crux

La quarta immagine ritrae la nebulosa oscura “Dark Doodad”, situata nella costellazione della Mosca. Vicino a una delle due estremita’ (in basso a sinistra nell’immagine) si puo’ ammirare il bell’ammasso globulare NGC 4372.

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Dark Doodad Nebula + NGC 4372

La quinta immagine ci porta invece al di fuori della Via Lattea per ammirare la Grande Nube di Magellano, una delle due galassie satelliti della nostra (la Via Lattea). Numerose sono le nebulose ad emissione in H-alfa, di colore rosso, la piu’ evidente delle quali e’ la Nebulosa Tarantola, visibile poco a sinistra del centro dell’immagine.

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Large Magellanic Cloud (LMC)

Nella sesta immagine ritorniamo nella Via Lattea, in una delle zone piu’ “affollate” popolate del cielo. Questa ritrae le nubi galattiche vicino alla coda dello Scorpione. Gli oggetti piu’ appariscenti sono due ammassi aperti ben noti: M7 (a sinistra) e M6 (a destra).

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M6 and M7 in constellation Scorpius

La settima immagine e’ un altro “classico” dell’astrofotografia: la regione di Antares-Rho Ophiuci dove si intrecciano magicamente nebulose ad emissione, a riflessione, oscure, stelle, ammassi globulari (M4) e tanto altro.

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Antares, M4 and Rho Ophiuci

Nell’ottava immagine troviamo un’altra bella zona della Via Lattea tra Centauro e Carena. In alto a sinistra fa bella mostra di se’ IC 2944, la Running Chicken Nebula. Subito a destra di quest’ultima e’ visibile l’ammasso aperto NGC 3766, mentre piu’ in basso troviamo l’ammasso globulare Melotte 105. A destra del centro dell’immagine si nota invece NGC 3576, nebulosa ad emissione nella costellazione della Carena.

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IC 2944 Running Chicken Nebula & Co.

La nona immagine ritrae un’altra porzione della costellazione dello Scorpione. L’oggetto piu’ appariscente e’ IC 4628, vasta nebulosa rossa ad emissione situata in alto a sinistra nell’immagine. Sopra di essa vicino al bordo troviamo l’ammasso aperto NGC 6231, mentre in basso nella meta’ sinistra troviamo un altro ammasso aperto meno appariscente, NGC 6242, e ancora piu’ in basso due stelle blu, Mu1 e Mu2 Scorpii. Poco sotto il centro dell’immagine e’ visibile ancora un altro ammasso aperto, NGC 6281.

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Milky Way in constellation Scorpius + IC 4628

Nell’ultima immagine, la decima, abbiamo infine l’altra galassia satellite della Via Lattea, la Piccola Nube di Magellano, e in alto a destra uno dei piu’ begli ammassi globulari, 47 Tucanae, alias NGC 104.

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Small Magellanic Cloud (SMC) + 47 Tucanae

Conclusioni

Le foto di questo articolo totalizzano oltre 15 ore di posa: non male per un programma improvvisato! La Canon 6D, nonostante la non piu’ giovane eta’, ha ancora il suo perche’. Buono e molto versatile anche lo zoom Canon 100-400 L IS II, nonostante gli aloni intorno alle stelle piu’ luminose.

In teoria avrei in programma un’altra spedizione in Namibia per maggio 2021. La pandemia di COVID-19 pone molte incognite, ma nonostante tutto, come recita il vecchio detto, la speranza è l’ultima a morire. Teniamo le dita incrociate! :-) 

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