Dal 6 all’8 marzo 2015 si è svolta la quarta edizione del CEDIC. Come dice l’acronimo, in inglese (Central European Deepsky Imaging Conference), è una conferenza molto specialistica dedicata alla fotografia astronomica del cielo profondo, e alle tematiche ad essa collegate: tecniche di elaborazione e di ripresa, strumentazione, casi d’uso particolari, ecc. Ad essa partecipano numerosi appassionati, alcuni dei quali a livello decisamente elevato, e alcuni professionisti del settore che fanno anche da sponsor alla manifestazione.
La conferenza si tiene a Linz, in Austria, nell’”Ars Electronica Center” (http://www.aec.at/), un edificio dall’aspetto futuristico, situato proprio sulla riva del Danubio a circa 1 km dal centro e 2 km dalla stazione ferroviaria principale, che ospita una specie di esposizione multimediale permanente. Il centro è dotato di strutture ed ausili multimediali di tutto rispetto, in particolare nella sala multimediale “Deep Space”, che è abbastanza grande da fungere da aula magna e dove possibile assistere a rappresentazioni 3D grazie ad una batteria di proiettori video digitali in 4K.
Questa del 2015 era la mia seconda partecipazione al CEDIC, la prima essendo stata nel 2013. La sensazione che ho avuto stavolta è che ci fosse un po’ meno gente che nel 2013, anche se nel complesso l’affluenza è stata abbastanza buona tenendo conto del carattere specialistico.
Le presentazioni sono tutte in inglese. Un buon numero di esse offre ottimi spunti tecnici, ma purtroppo sono piuttosto brevi e questo rende difficile stare attenti e contemporaneamente prendere appunti. Per tale ragione, quest’anno mi sono orientato più sui workshop, nella speranza che la loro durata (circa 2 ore) mi consentisse di approfondire con più calma l’argomento trattato.
Con alcuni amici (tra cui Lorenzo Comolli, Luigi Fontana ed Edoardo Radice) abbiamo deciso di viaggiare in macchina dall’Italia partendo la mattina di venerdì 6. Il viaggio è lungo, circa 8h, che passano velocemente grazie alla simpatica compagnia :-)
Il venerdì sera c’era la possibilità di registrarsi, ma la conferenza vera e propria copre va da sabato mattina presto (8.30) fino al pomeriggio della domenica. L’agenda completa della conferenza è visualizzabile cliccando qui. Ecco gli interventi che ho seguito.
Sabato 7 marzo
Dal punto di vista delle tecniche elaborative, mi è piaciuta molto la presentazione di Kaltseis, che ha illustrato una tecnica (apparentemente non troppo complicata :mrgreen:) di esaltazione dei dettagli per oggetti estesi in Photoshop, che potrebbe quasi sembrare parente del multiscale processing disponibile in PixInsight. Fabian Neyer ha illustrato tecniche avanzate per riprendere ed esaltare le parti deboli di oggetti diffusi (es. l’alone intorno a M27). Molto interessante anche la presentazione di Lorenzo Comolli sulla ripresa delle aurore polari.
Molto interessante anche l’intervento di Don Goldman (quello dei filtri Astrodon, per capirci, e anche ospite chiave della conferenza) sulle nebulose planetarie, e spettacolare lo show “didattico” in 3D nella sala “Deep Space”.
Una considerazione a parte merita il workshop di Nicola Montecchiari, il più specialistico ed orientato all’informatica di tutta la conferenza. Devo dire che è stato molto interessante, perché ha permesso di approfondire alcune tecniche di sviluppo software e di interazione con la piattaforma ASCOM in Windows. Il segreto è l’utilizzo dell’ambiente di scripting AutoIt, che permette di realizzare in poco tempo piccoli programmi senza essere un esperto di .NET. Il vantaggio di questa soluzione è la semplicità e la rapidità di utilizzo, mentre gli svantaggi sono quelli tipici dell’assenza di un IDE (mancanza di strumenti quali un editor visuale di interfacce, un debugger integrato, ecc). Merita comunque un approfondimento: grazie Nicola!
Infine, per quanto riguarda le presentazioni degli sponsor a cui ho potuto assistere:
Domenica 8 marzo tutta dedicata ai workshop:
Il workshop più interessante è stato sicuramente quello di Vicent Peris, che ha illustrato tecniche avanzate di elaborazione in PixInsight, con alcune “chicche” di sicuro interesse, anche se un po’ al limite della conoscenza che ho di questo programma. Diciamo che andrà metabolizzato a casa, se ne avrò il tempo.
Ho apprezzato anche il workshop di Don Goldman sull’acquisizione e l’elaborazione di immagini in banda stretta ed in particolare sul comportamento dei filtri in banda strettissima (3 nm) in dipendenza dal rapporto focale dello strumento usato.
Dopo aver sentito gli ultimi scampoli della chiusura della conferenza, verso le 15.30 siamo partiti alla volta dell’Italia, per un viaggio in macchina durato complessivamente oltre 10 ore.
In fondo a questo articolo troverete alcune foto della conferenza. Come dicevo, nonostante questa edizione del 2015 mi sia sembrata un pochino sottotono rispetto a quella del 2013, per me è stata sicuramente molto interessante, per il livello degli interventi e dei temi trattati. Il problema (come al solito) sarà poi mettere i suggerimenti e i trucchi raccolti in pratica a casa, e qui la vedo dura. Ma questa è tutta un’altra storia, e per ora… Arrivederci al 2017!
Gino Bucciol of Officina Stellare and Ivan Mariotti of 10micron at the Officina Stellare booth
The FLI booth
One shot from Christoph Kaltseis’s presentation
Baader Planetarium’s presentation on the BACHES spectrograph
Lorenzo Comolli on chasing northern lights
The Atik booth
The Teleskop Service booth
Two shots from Nicola Montecchiari’s talk on ASCOM scripting
Two shots from Nicola Montecchiari’s talk on ASCOM scripting
Going for lunch with Nicola Montecchiari and Vicent Peris (PixInsight)
The Ars Electronica Center and the Danube river
Fabian Neyer’s presentation
Two shots from the conference dinner
Two shots from the conference dinner
Vicent Peris’ workshop
Don Goldman’s presentation
Don Goldman’s presentation
I wish one of these babies was mine! :-) (Picture taken at the Officina Stellare booth)
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